Aggiornato il 27 Settembre 2023 da Luca Agostini
In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera di consegna dei buoni carburante.
Il modello lettera di consegna dei buoni carburante presente in questa pagina può essere scaricato e stampato o utilizzato come esempio. Il modulo è disponibile in formato Word, di conseguenza può essere modificato sul computer prima di essere stampato o convertito in PDF.
Come Scrivere una Lettera di Consegna Buoni Carburante
Il buono carburante nasce per permettere ai dipendenti di un’azienda di acquistare il carburante senza dover pagare in prima persona. Si tratta di un’agevolazione valevole per qualunque tipo di combustibile. Non importa quindi se si tratti di benzina, metano, diesel o GPL, in quanto il buono ne coprirà il costo a prescindere. Inoltre, è bene specificare che i buoni carburante Si riferiscono sia a veicoli privati sia a quelli messi a disposizione dalla ditta. Per coloro i quali se lo stessero chiedendo infine, sì: i buoni valgono anche per motociclette o scooter.
Il lavoratore che voglia ricorrere all’uso dei buoni carburante sarà poi contento di sapere che questi ultimi sono, relativamente al loro intero valore, completamente esenti da contributi fiscali o altre forme di tassa. Questo tuttavia non è un “liberi tutti”: affinché i buoni siano esenti dovranno necessariamente presentare un valore inferiore o pari a 258,23 € (la cifra è stabilita dall’art. 51 c.3 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, noto come TUIR).
Ma veniamo ora ad una delle domande che più incuriosiscono dipendenti ed imprenditori, ovvero: Chi può usare questi buoni? Bisogna concederli a tutti i dipendenti o la discrezionalità della scelta è in mano al datore di lavoro? Ebbene, riguardo a questa domanda la risposta è piuttosto chiara: i buoni carburante possono essere offerti anche a un solo dipendente. Ciò significa che per fruire di questo tipo di agevolazione non sarà necessario coinvolgere tutta l’azienda!
Insomma, non c’è regolamento aziendale che regga: se un collega ha diritto all’agevolazione, non è affatto scontato che il suo compagno di ufficio goda degli stessi diritti!
Il datore di lavoro invece potrà utilizzare i buoni carburante e portare in detrazione dal reddito dell’impresa la totalità dei costi sostenuti. Anche in questo caso tuttavia esiste un tetto massimo da non sforare, per la precisione pari a 516,46 euro.
Ma le sorprese non finiscono qui: i buoni benzina possono infatti rappresentare un regalo che è possibile donare anche ai clienti dell’azienda. Questo tipo di dono assumerà in tutto e per tutto la forma di omaggio. Ma come è possibile che un diritto di un dipendente venga assegnato allo stesso tempo ad un cliente?
Ebbene, secondo la legge i buoni carburante rappresentano una spesa di pubblicità e propaganda, e pertanto possono essere non solo regalati ai clienti ma anche in questo caso dedotti interamente dai costi aziendali.
Finora abbiamo presentato per filo e per segno le caratteristiche dei tanto amati buoni benzina. Ma come fare nella pratica per reperirli? Chi si deve occupare del loro approvvigionamento? Anche in questo caso le regole da seguire sono facilissime. A procurare il carnet di buoni carburante per i dipendenti o i clienti dell’azienda sarà infatti il datore di lavoro, il quale potrà acquistarli in formato cartaceo presso un distributore di benzina situato nelle immediatezze del suo stabilimento.
In alternativa, i buoni si possono reperire facilmente anche richiedendoli ad una azienda di rifornimento di propria preferenza, senza che questa sia necessariamente situata nelle vicinanze. Una volta acquistati i buoni, il datore di lavoro potrà scegliere quando e sopratutto a chi donarli.
Il cliente o il dipendente che abbiano ricevuto in dono i buoni possono utilizzarli in qualunque distributore, a patto naturalmente che quest’ultimo sia parte della rete dell’azienda che li ha emessi. Ciò significa che salvo particolari promozioni, i buoni Esso potranno essere usati solamente nei distributori Esso, quelli Eni nei punti di rifornimento Eni e così via…
Per utilizzarli basterà richiedere all’operatore il rifornimento desiderato e, una volta emesso il carburante, presentarli fisicamente al momento del pagamento al posto del denaro contante o della carta di credito.
Ricordiamo infine che i buoni carburante possono assumere forme differenti, ed essere diffusi sia in formato cartaceo che digitale. A differenza di quanto normalmente osservato con i buoni pasto però, il buono benzina non sarà mai nominale. Ciò significa che potrà essere regalato o prestato a chiunque, senza che il distributore effettui alcuna verifica
Attenzione però, perché i buoni carburante non danno diritto al resto, e per risultare validi devono essere usanti tassativamente entro la data di scadenza indicata.
Fac Simile Lettera di Consegna dei Buoni Carburante
In questa sezione è possibile trovare il modulo lettera di consegna dei buoni carburante compilabile in formato Word. Come spiegato in precedenza, si tratta di un modulo editabile in cui bisogna inserire i dati mancanti.
Luca Agostini
Luca Agostini è un divulgatore con un'ampia esperienza professionale alle spalle. Negli anni, ha dedicato la sua carriera alla consulenza per numerose e prestigiose associazioni dei consumatori, diventando un punto di riferimento nel campo. Luca Agostini è un rinomato divulgatore con un'ampia esperienza professionale alle spalle. Negli anni, ha dedicato la sua carriera alla consulenza per numerose e prestigiose associazioni dei consumatori, diventando un punto di riferimento nel campo. Grazie alla sua profonda conoscenza e alla sua capacità di tradurre concetti complessi in termini accessibili, Luca ha aiutato migliaia di individui a navigare nel labirinto delle normative, dei diritti e delle procedure.