Aggiornato il 3 Settembre 2025 da Luca Agostini
In questa guida spieghiamo cos’è una lettera di lamentele al datore di lavoro e come fare per scriverla nel modo corretto.
Il modulo lettera di lamentele al datore di lavoro presente in questa pagina può essere scaricato e stampato o utilizzato come esempio.
Il modulo è disponibile in formato Word, di conseguenza può essere modificato sul computer prima di essere stampato o convertito in PDF.
Fac Simile Lettera Lamentele al Datore di Lavoro
In questa sezione è possibile trovare il modulo lettera di lamentele al datore di lavoro compilabile in formato Word. Come spiegato in precedenza, si tratta di un modulo editabile in cui bisogna inserire i dati mancanti.
Esempio di Lettera Lamentele al Datore di Lavoro
Modello 1 — Lamentela formale “generica” (tono costruttivo)
Oggetto: Segnalazione formale e richiesta intervento su _______________
Spett.le _______________ (Datore di Lavoro/Azienda)
All’attenzione di: _______________ (HR/Responsabile)
PEC/E-mail: _______________
Il/La sottoscritto/a _______________, in forza presso _______________ con mansione _______________, intende segnalare quanto segue.
Fatti: a partire dal __/__/____ si verificano _______________ (descrizione chiara e circostanziata di episodi/problemi, luogo, giorni/turni, persone coinvolte). Tali circostanze hanno prodotto i seguenti impatti operativi/organizzativi: _______________ (ritardi, disservizi, qualità, clima).
Richiesta: chiedo un intervento correttivo su _______________ e l’adozione di misure idonee a prevenire il ripetersi degli eventi. Resto disponibile per un incontro di chiarimento entro __ giorni e per fornire ogni ulteriore informazione utile.
Gestione e riservatezza: domando di trattare la presente nel rispetto della riservatezza e senza alcuna ritorsione. Chiedo conferma di ricezione e, se possibile, indicazione del referente interno e dei tempi di risposta.
Allegati (se presenti): _______________.
Luogo e data __/__/____
Firma ______________________________
Recapiti: tel. _______________ – e-mail _______________
Modello 2 — Straordinari non retribuiti / errori in busta paga
Oggetto: Sollecito rettifica buste paga e pagamento straordinari
Spett.le _______________ (Azienda)
All’attenzione di: Ufficio Paghe/HR _______________
PEC/E-mail: _______________
Io sottoscritto/a _______________ (matricola _______________), segnalo anomalie retributive relative ai mesi di __/____, __/____ e __/____.
Dettaglio: ore di straordinario effettivamente prestate n. ______ (turni/giorni: _______________), maggiorazioni festivi/notturni _______________, indennità _______________. In busta paga risultano imputate n. ______ ore, con scostamento pari a n. ______ ore e differenze per € _______________ al lordo.
Chiedo la rettifica delle buste paga e la corresponsione delle differenze, con riconoscimento delle maggiorazioni previste dal CCNL applicato. Resto a disposizione per esibire timbrature, turnazioni e report sistema presenze e chiedo gentile riscontro entro __ giorni.
Allegati: estratto timbrature; turni; buste paga contestate; eventuali autorizzazioni straordinari.
Luogo e data __/__/____
Firma ______________________________
Recapiti: _______________
Modello 3 — Salute e Sicurezza (segnalazione rischio e richiesta misure)
Oggetto: Segnalazione condizioni di rischio e richiesta interventi di sicurezza
Spett.le _______________ (Datore di Lavoro)
All’attenzione di: RSPP/HR/Preposto _______________
PEC/E-mail: _______________
Con la presente segnalo la presenza di condizioni potenzialmente pericolose presso _______________ (reparto/sede), rilevate in data __/__/____: _______________ (es.: macchinario privo di protezioni, percorsi ingombri, microclima, illuminazione insufficiente, DPI mancanti).
Impatto: rischio di _______________ per addetti e terzi; già accaduti i seguenti eventi: _______________.
Chiedo l’adozione urgente di misure correttive (ripristino protezioni, manutenzioni, fornitura DPI, formazione mirata) e l’aggiornamento delle procedure/valutazione dei rischi (DVR) per l’area in oggetto. Resto disponibile per sopralluogo con RSPP/RLS e per segnalazioni aggiuntive.
Allegati: foto/schede tecniche; segnalazioni precedenti; protocolli/dichiarazioni DPI.
Luogo e data __/__/____
Firma ______________________________
Recapiti: _______________
Modello 4 — Comportamenti inappropriati / vessazioni (richiesta indagine interna)
Oggetto: Segnalazione comportamenti inappropriati e richiesta indagine interna
Spett.le _______________ (Azienda)
All’attenzione di: HR/Comitato Etico/DPO _______________
PEC/E-mail: _______________
Il/La sottoscritto/a _______________ segnala episodi ripetuti di comportamenti inappropriati verificatisi a partire dal __/__/____ da parte di _______________ (qualifica), consistenti in _______________ (frasi offensive, svalutazioni, esclusioni da informazioni, richieste incongrue), occorsi in _______________ (riunioni/turni/chat aziendali). Sono presenti testimoni/documenti: _______________.
Tali condotte hanno inciso sul clima di lavoro e sul mio benessere psicofisico. Chiedo l’attivazione di una verifica imparziale, l’adozione di misure di tutela e, ove necessario, la riorganizzazione dei rapporti gerarchici nell’attesa degli esiti. Domando gestione confidenziale e protezione da ritorsioni.
Allegati: timeline episodi; eventuali e-mail/chat; nominativi testimoni.
Luogo e data __/__/____
Firma ______________________________
Recapiti: _______________
Modello 5 — Lettera collettiva del team (carichi di lavoro/organizzazione)
Oggetto: Segnalazione collettiva su carichi di lavoro e organizzazione del reparto _______________
Spett.le _______________ (Direzione/HR)
PEC/E-mail: _______________
Noi sottoscritti lavoratori/trici del reparto _______________ evidenziamo criticità organizzative che, da __/__/____, compromettono qualità, sicurezza e benessere: _______________ (turnazioni, scoperture, tempi ciclo irrealistici, strumenti inadeguati).
Richieste: revisione carichi e organico; pianificazione turni con preavviso congruo; definizione obiettivi realistici; formazione/strumenti adeguati. Proponiamo un incontro entro __ giorni per condividere indicatori (KPI), priorità e un piano con tempi e responsabilità.
Allegati: elenco firmatari (Allegato A); dati produttivi/straordinari; segnalazioni pregresse.
Luogo e data __/__/____
I firmatari:
1) _________________________ 2) _________________________ 3) _________________________
(Allegato A con elenco completo e firme)
Come Scrivere una Lettera di Lamentele al Datore di Lavoro
Non trovarsi bene sul posto di lavoro per un determinato motivo può assolutamente capitare ed inoltre è anche abbastanza frequente per cui non ci si deve preoccupare se si ritiene che alcune cose siano ingiuste e se si desidera fare qualcosa per migliorare la propria esperienza lavorativa. Ovviamente però è bene sapere come comunicare il proprio disappunto senza apparire arroganti, maleducati o svogliati.
I motivi per cui un lavoratore possa ritenere inopportuno il comportamento del proprio datore di lavoro sono differenti. Oltre infatti ad essere il lavoratore a comportarsi secondo regole precise, anche il datore è tenuto ad osservare un comportamento corretto nei suoi confronti.
Tra le varie situazioni rilevanti in tal senso ci sono ad esempio il mancato rispetto degli orari di lavoro o delle ferie, patti differenti da quelli previsti dal contratto oppure ciò di cui ci occuperemo nel dettaglio, cioè l’eccessivo carico di lavoro.
Prima di entrare nel centro della discussione è bene fare un passo indietro e capire quando, effettivamente, si possa e si debba parlare di eccessivo carico di lavoro. Infatti, è fondamentale comprendere quando il carico di lavoro supera i limiti accettabili e quando invece rientra nella normalità.
Parlando per sommi capi, si parla di sfruttamento sul lavoro quando il lavoratore viene sottoposto a pressioni insostenibili a causa delle mansioni affidate. Partiamo dal presupposto che affrontare picchi di lavoro temporanei o dover fare straordinari occasionali non costituisce necessariamente un carico di lavoro insostenibile.
Cosa accade però se il carico di lavoro extra diventa costante e si verificano frequenti violazioni delle norme sulle ore di lavoro? In questi casi è giustificato lamentarsi del carico di lavoro eccessivo e potrebbe configurarsi altresì la necessità di presentare una denuncia in merito alla situazione.
Al tempo stesso, è lecito esprimere disappunto e denunciare la situazione anche quando il carico di lavoro mette a rischio la salute e la sicurezza del lavoratore, oltre che eventualmente quella degli altri dipendenti.
Il dipendente deve inoltre far valere i suoi diritti se viene sottoposto a condizioni di lavoro degradanti o a forme di sorveglianza umilianti, oppure quando la retribuzione è oggettivamente inadeguata rispetto alle responsabilità a lui assegnate.
Se si riscontra un carico di lavoro eccessivo assegnato dal datore di lavoro, il dipendente farebbe bene a prendere in considerazione alcune azioni prima di scrivere una lettera formale per contestare l’organizzazione lavorativa.
Per esempio, il primo passo potrebbe essere quello di parlare direttamente con i responsabili, esponendo le preoccupazioni e chiedendo una riduzione del carico di lavoro, tentando così prima di conciliarsi pacificamente.
Se le richieste non portano ad una conclusione e ad un miglioramento della condizione, allora è consigliabile, se possibile, rivolgersi ai superiori per esporre la situazione e cercare nuovamente una soluzione.
Risulta essere importante adottare un approccio graduale nella risoluzione del problema, cercando di dialogare prima con i responsabili diretti e, successivamente, coinvolgendo eventualmente livelli gerarchici superiori se necessario. Se tutto ciò non va a buon fine ed il comportamento all’interno dell’azienda resta lo stesso, allora si consiglia di passare allo step successivo, cioè all’invio di una lettera di contestazione da inviare tramite PEC o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Scrivere una lettera di lamentele indirizzata al proprio datore di lavoro non è difficile, però è fondamentale includere alcune informazioni chiave, per il resto è possibile scrivere il contenuto come meglio si crede purché si tenga conto di alcuni piccoli consigli.
Innanzitutto, è bene individuare correttamente il destinatario della propria lettera. la si potrebbe inviare direttamente al datore oppure all’ufficio dedicato alle risorse umane se si tratta di una realtà aziendale più ampia. Ovviamente in seguito vanno inseriti i propri dati per permettere al lettore di individuare correttamente chi sta scrivendo
Per quanto riguarda il contenuto, si potrebbe iniziare dalla descrizione del contesto in cui si lavora, comprese le proprie responsabilità e l’ambiente lavorativo così da fornire un quadro complessivamente chiaro.
Ora si passa a spiegare dettagliatamente le ragioni delle lamentele riguardo al carico di lavoro eccessivo, ad esempio spiegando quanti compiti si svolgono e la complessità degli stessi in relazione ai compiti per cui si è stati inizialmente assunti, aggiungendo inoltre se vengono superati i limiti di ore di lavoro o non vengono rispettate le pause obbligatorie.
Concludi la lettera esprimendo chiaramente la tua richiesta di un carico di lavoro proporzionato alle tue capacità e competenze. Sottolinea l’importanza di un equilibrio tra lavoro e vita privata, evidenziando gli effetti negativi che un carico di lavoro eccessivo può avere sulla tua produttività e sul tuo benessere.
Se la lettera di lamentele riguardante l’affidamento di un carico di lavoro eccessivo viene ignorata dal datore di lavoro, diventa legittimo agire per altre vie pur di giungere ad una giusta soluzione.
È possibile presentare una denuncia all’Itl, l’Ispettorato territoriale del lavoro comunicando le informazioni personali, i dettagli per identificare il datore di lavoro e una descrizione dettagliata delle violazioni di legge commesse. L’Itl valuterà la denuncia e, se la riterrà valida, invierà degli ispettori per indagare sulla situazione all’interno dell’azienda.
Attenzione però perché se la situazione è grave al punto da costituire un reato di sfruttamento sul lavoro, è possibile presentare una denuncia penale presso la Procura della Repubblica del tribunale più vicino o presso una stazione dei Carabinieri o della Polizia di Stato.
In generale comunque è meglio tentare prima la strada della conciliazione tentando l’invio di una lettera di lamentele e poi, in ultima istanza, si può passare alla denuncia in presenza dei presupposti adeguati.
Luca Agostini
Luca Agostini è un divulgatore con un'ampia esperienza professionale alle spalle. Negli anni, ha dedicato la sua carriera alla consulenza per numerose e prestigiose associazioni dei consumatori, diventando un punto di riferimento nel campo. Luca Agostini è un rinomato divulgatore con un'ampia esperienza professionale alle spalle. Negli anni, ha dedicato la sua carriera alla consulenza per numerose e prestigiose associazioni dei consumatori, diventando un punto di riferimento nel campo. Grazie alla sua profonda conoscenza e alla sua capacità di tradurre concetti complessi in termini accessibili, Luca ha aiutato migliaia di individui a navigare nel labirinto delle normative, dei diritti e delle procedure.