Modulo Richiesta Occupazione Suolo Pubblico

Il modello richiesta occupazione suolo pubblico presente in questa pagina può essere scaricato e stampato o utilizzato come esempio.

Il modulo è disponibile in formato DOC, di conseguenza può essere modificato utilizzando Word, programma tramite il quale è anche possibile la conversione in formato PDF.

Richiesta Occupazione Suolo Pubblico

Hai appena deciso di aggiungere un dehors su strada al tuo locale o, per motivi di promozione, vuoi occupare il suolo pubblico con un gazebo informativo della tua associazione? Lo sapevi che per essere in regola con la legge dovrai prima di tutto procedere con una richiesta occupazione suolo pubblico? Questa pratica è infatti una delle più diffuse all’interno dei centri urbani, e si riferisce a qualsiasi occupazione diretta di aree e strade di proprietà del demanio o del comune.
Fanno poi parte del suolo pubblico anche tutte quelle aree di passaggio formalmente privato che però collegano uno spazio pubblico direttamente ad un altro (servitù di passaggio). Se vuoi saperne di più sull’argomento, rimani con noi! In molte circostanze infatti il rischio di incappare in sanzioni è dietro l’angolo: impara subito come operare in totale regolarità così da raggiungere i tuoi obiettivi senza entrare in collisione con gli enti comunali!

Chi può usare il suolo pubblico e quando? Chiunque può richiedere al proprio comune di appartenenza di occupare parte del suolo pubblico, sia per ragioni di tipo commerciale che culturale. Qualunque occupazione per essere valida dovrà tuttavia passare per l’approvazione dell’ente comunale coinvolto, il quale sulla base della documentazione ricevuta procederà con un’approvazione o una negazione del permesso.
Questo secondo caso è purtroppo più diffuso di quanto si creda, solitamente per problemi legati alla sicurezza e all’ordine pubblico. Ecco perché prima di procedere con l’inoltro delle carte è sempre bene ponderare con attenzione ogni singolo passaggio della compilazione della richiesta occupazione suolo pubblico, così da non ritrovarsi con un bel “no” timbrato sul foglio.
In caso di mancata approvazione o di superamento dei termini inclusi nella concezione, l’occupazione del suolo pubblico sarà da considerarsi abusiva e suscettibile di sanzioni amministrative.
Chi frequenta spesso gli uffici pubblici saprà che i tempi di approvazione della richiesta suolo pubblico da parte del comune possono prolungarsi parecchio nel tempo. Ecco perché in caso di emergenza è possibile effettuare la medesima domanda presso il comando dei Vigili Urbani di competenza.

La domanda di occupazione del suolo pubblico deve essere redatta su carta legale e pervenire agli uffici di competenza sia in caso di prima richiesta sia in caso di modifica o proroga di una richiesta precedentemente approvata. Secondo quanto previsto dagli articoli 20, 26, 27 del D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 e modifiche del D.Lgs. 31 marzo 1998 n.144, una richiesta di occupazione suolo pubblico per essere completa deve contenere:
-Indicazione di nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza o domicilio legale e codice fiscale di chi richiede l’occupazione in veste di privato cittadino o membro/presidente di un’associazione; per quanto riguarda le aziende, a richiedere l’occupazione sarà il titolare della partita IVA
-La precisa collocazione della zona che si intende occupare, la quale potrà essere anche una porzione di strada, passaggio o spazio di altra natura. In questo senso occorre conoscere con precisione il civico e la denominazione della zona stessa;
-L’estensione dell’area che si vuole occupare
-La quantità di ore o giorni in cui si intende permanere sullo spazio pubblico
-Le ragioni dell’occupazione, le quali possono comprendere non solo casi di occupazione dello spazio e successiva rimozione di gazebo e altre strutture ma anche la modifica permanente del luogo tramite installazione di opere d’arte, bacheche espositive ecc.
-Una dichiarazione che evidenzi come l’occupante si impegni a sottostare alle leggi vigenti in materia, ma anche a eventuali ordinanze speciali e a regolamenti di carattere legislativo.
-Una dichiarazione in cui si afferma che l’occupante si impegna a sostenere spese di varia natura a seconda di quanto richiesto dalle circostanze.
Molto utile al fine di una compilazione completa e corretta, risulterà poi allegare alla richiesta vera e propria anche eventuali grafici o altro tipo di resoconto. É centrale non sottovalutare il ruolo che questi materiali possono ricoprire anche per l’approvazione della domanda. Inoltre, ricordiamo che se la tua necessità fosse quella di occupare il suolo pubblico con cassoni per macerie edili, all’interno della tua domanda dovrai indicare dove intendi smaltire i calcinacci.

Per conoscere la modalità di inoltro della domanda, consulta il sito del comune di appartenenza. All’interno di quest’ultimo dovresti anche trovare fac simili e modelli da compilare per procedere con una richiesta 100% digitale. Le domande di occupazione suolo pubblico dovranno pervenire all’ente comunale anche in caso di canone pari a zero.

Secondo quanto stabilito dalla legge, la domanda di occupazione suolo pubblico che riguardi una occupazione di tipo permanente dovrà pervenire al comune entro 30 giorni dalla data di inizio dell’occupazione stessa.
Queste tempistiche si riducono notevolmente in caso di occupazione temporanea: se questo è il tuo caso, potrai inviare la domanda al comune fino a 5 giorni prima dell’inizio della tua attività.

Destinare il suolo pubblico ad un’attività di pochi comporta come è facile immaginare dei costi, spesso nemmeno così vantaggiosi. In linea di massima chi voglia occupare il suolo pubblico dovrà prepararsi a pagare al comune oltre che i tributi dell’occupazione anche quelli relativi ai cosiddetti diritti d’ufficio e al pagamento di istruttorie.
Tra le tasse certe vi è la TOSAP, acronimo di Tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Ma come si calcola questa tassa? La risposta è molto semplice. Tra i fattori che concorrono a determinare l’ammontare del tributo vi sono la quadratura della porzione di spazio occupato e un criterio di importanza. Questo significa che occupando una via secondaria si pagherà certamente meno di quanto si pagherebbe stanziando in una grande piazza nel centro del paese. Le tariffe dipendono anche dalla natura dell’occupazione stessa, la quale come visto può essere temporanea o permanente.
Le occupazioni esterne prevedono una riduzione del 30% rispetto a quelle interne, e quelle dei passi carrabili ottengono ben il 50% di riduzione della Tosap.

Fac Simile Richiesta Occupazione di Suolo Pubblico

In questa sezione è possibile trovare il modello richiesta occupazione suolo pubblico compilabile in formato DOC. Come spiegato in precedenza, si tratta di un modulo editabile in cui bisogna inserire i dati mancanti.

Luca Agostini

Luca Agostini è un divulgatore con un'ampia esperienza professionale alle spalle. Negli anni, ha dedicato la sua carriera alla consulenza per numerose e prestigiose associazioni dei consumatori, diventando un punto di riferimento nel campo. Luca Agostini è un rinomato divulgatore con un'ampia esperienza professionale alle spalle. Negli anni, ha dedicato la sua carriera alla consulenza per numerose e prestigiose associazioni dei consumatori, diventando un punto di riferimento nel campo. Grazie alla sua profonda conoscenza e alla sua capacità di tradurre concetti complessi in termini accessibili, Luca ha aiutato migliaia di individui a navigare nel labirinto delle normative, dei diritti e delle procedure.