Il modello ricevuta per acconto di denaro presente in questa pagina può essere scaricato e stampato o utilizzato come esempio.
Il modulo è disponibile in formato DOC, di conseguenza può essere modificato utilizzando Word, programma tramite il quale è anche possibile la conversione in formato PDF.
Ricevuta per Acconto di Denaro
Hai appena avviato un’attività e ti stai chiedendo quando sia opportuno emettere una ricevuta per acconto? O magari fai parte di un’associazione culturale e ti serve sapere come e quando ricorrere alla ricevuta per le iscrizioni di nuovi membri? Data la complessità del tema, la compilazione di documenti fiscali può rappresentare un vero e proprio ostacolo per chi voglia buttarsi sul mercato del lavoro. D’altro canto, i clienti che pagano delle prestazioni dovrebbero destinare maggiore attenzione ad aspetti di questo tipo, così da poter far valere i propri diritti in caso di imprevisti.
In realtà, quando si parla di ricevuta per acconto di denaro ci si riferisce ad un documento molto semplice e veloce da compilare. Se sei curioso di saperne di più, rimani con noi: di seguito riportiamo tutto quello che c’è da sapere sulla ricevuta per acconto di denaro, mostrandoti il suo contenuto, il suo scopo e il suo ruolo nella contabilità. Cosa aspetti? Non lasciare che sia una semplice ricevuta a paralizzare il tuo business!
Se ti rechi in un negozio per acquistare un divano e quest’ultimo costa tremila euro, è possibile che tu non abbia con te la disponibilità contante o sul conto pronta per essere spesa. Cosa succede in questi casi? Accordandoti con il venditore, al fine di accaparrarti comunque l’oggetto, potrai versare in un primo momento una percentuale del bene, per esempio un 20%. Questo primo importo parziale è detto acconto, e nel caso specifico ammonta a 600€. L’acconto può essere corrisposto secondo varie modalità, a patto che esse rientrino tra i pagamenti accettati dal venditore. A seconda dei casi quindi, potrai ricevere o pagare acconti in contanti, tramite bonifico, carta di credito o altro.
L’acconto è uno strumento molto utile, in quanto rende più certa la volontà tra le parti di concludere una compravendita. Senza di esso infatti, non vi sarebbe alcun vincolo se non quello verbale, difficilmente dimostrabile in caso di dissidi. Ed è proprio qui che entra in gioco la ricevuta per acconto di denaro: vediamo subito cos’è e a cosa serve.
La ricevuta per acconto di denaro è un documento in cui il venditore di un bene o di una prestazione attesta di aver ricevuto una certa somma di denaro (acconto) da parte dell’acquirente. Essa va redatta su carta semplice e al di sotto di importi pari a 77,47€ non richiede l’apposizione di marca da bollo. Nel caso tale ammontare venga superato invece, sulla ricevuta andrà apposta una marca da 2 euro acquistabile in qualsiasi tabaccaio.
Ma la ricevuta per acconto può assumere diverse forme rispetto al semplice foglietto che indica dati dell’azienda, oggetto acquistato e importo corrisposto. Essa può infatti emessa tramite PEC (la quale per essere valida dovrà includere le firme digitali delle parti) oppure essere contenuta all’interno di contratti di compravendita, come per esempio il compromesso per l’acquisto di un immobile.
Lo scopo principale della ricevuta per acconto di denaro è quello di fornire una prova tangibile dell’avvenuto scambio economico (sia esso tramite contanti, bonifico, ecc). Grazie alla ricevuta infatti, il debitore che abbia già corrisposto l’acconto potrà sempre dimostrare di dovere al creditore solo una parte del totale, senza così sborsare soldi già corrisposti. Il suo valore è quindi enorme, poiché una ricevuta conservata a dovere aiuta chi ha pagato a difendersi da pretese illegittime dell’altra parte. Certo, in mancanza di una ricevuta esistono altri metodi che aiutano il debitore a dimostrare di aver già versato un acconto.
Se il pagamento parziale è avvenuto tramite bonifico, carta prepagata o carta di credito, sarà sufficiente stampare un estratto conto relativo a questi strumenti che riporti data e destinatario dei movimenti. Più complesso, senza ricevuta, dimostrare che è stato versato un acconto in contanti. In questi casi è centrale tentare di reperire eventuali testimoni che abbiano presenziato alla transazione, così come risalire ad eventuali clausole contrattuali in cui il venditore parli di vendita o spedizione solo previo pagamento.
Infine, è bene specificare che tramite la ricevuta il creditore dichiara di non avere nulla a pretendere sulla somma versata dal debitore, ovvero che egli non possa pretendere più denaro di quello versato. Nel caso degli acconti naturalmente questo non esclude che debba essere completato il pagamento in un secondo momento. Come scrivere una ricevuta per acconto di denaro?
Ora che è più chiara l’importanza di questo documento è il momento di capire come scriverne una che risulti completa e corretta. Innanzitutto, è bene premettere che la ricevuta di pagamento è molto più libera rispetto a quanto potrebbe essere per esempio una fattura, e per questo non necessita di formule uguali per tutti. Al suo interno però è necessario riportare
-Dati del venditore, comprensivi di nome, cognome, residenza, codice fiscale
-Dati dell’acquirente, comprensivi di nome, cognome, residenza, codice fiscale
-L’oggetto, la prestazione, la fattura per la quale si sta versando l’acconto
-L’importo dell’acconto
-La data di pagamento.
Al fine di rendere ancora più esaustiva la ricevuta, occorrerà poi inserire tutte le informazioni circa l’estinzione del debito. In altre parole, il creditore deve dichiarare di “non avere più nulla a pretendere dal debitore allo stesso titolo”. Questa parte risulta tuttavia facoltativa, in quanto in base alle circostanze potrebbe risultare ridondante.
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In questa sezione è possibile trovare il modello ricevuta per acconto di denaro compilabile in formato DOC. Come spiegato in precedenza, si tratta di un modulo editabile in cui bisogna inserire i dati mancanti.
Luca Agostini
Luca Agostini è un divulgatore con un'ampia esperienza professionale alle spalle. Negli anni, ha dedicato la sua carriera alla consulenza per numerose e prestigiose associazioni dei consumatori, diventando un punto di riferimento nel campo. Luca Agostini è un rinomato divulgatore con un'ampia esperienza professionale alle spalle. Negli anni, ha dedicato la sua carriera alla consulenza per numerose e prestigiose associazioni dei consumatori, diventando un punto di riferimento nel campo. Grazie alla sua profonda conoscenza e alla sua capacità di tradurre concetti complessi in termini accessibili, Luca ha aiutato migliaia di individui a navigare nel labirinto delle normative, dei diritti e delle procedure.